Gemellaggio Napoli-S. Francisco, nel segno delle startup
Di Redazione il Denaro – lunedì 18 febbraio 2013
Dall’arte all’impresa, dai “selvaggi napoletani” agli startupper sotto il Vesuvio. È curioso il percorso che ha portato un gruppo di napoletani trapiantati a San Francisco a creare un “ponte digitale” tra la città partenopea all’epicentro dell’innovazione globale. Curioso e sintomatico dello slancio vitale che nonostante tutto continua a fermentare lo spirito di Campania Felix. “Sono in America da ventisette anni – spiega il blogger e giornalista dell’Espresso Paolo Pontoniere, deus ex machina del progetto – e come tutti i napoletani doc non riesco a rassegnarmi all’idea che la mia terra venga conosciuta solo per emergenze sanitarie e criminalità. Ci siamo detti basta, e così insieme ad amici e istituzioni abbiamo pensato di mettere in campo qualcosa di concreto per gli innovatori napoletani”.
Il progetto e i protagonisti
Si tratta del progetto “Dal Vesuvio a Silicon Valley”, teso a creare un canale di scambi culturali ed economici tra le due città puntando sulla condivisione di programmi che spaziano dal rafforzamento dei rapporti tra gli ambienti artistici al lancio in terra statunitense di giovani startupper campani. Di primissimo rilevo i soggetti istituzionali coinvolti da Pontoniere e soci. Dall’altra parte dell’Oceano sono all’opera fondazioni come Mind The Bridge, la Silicon Valley Italian-American Executive Council e la National Italian-American Foundation, già impegnate in iniziative come lo Startup Boot Camp, la Startup School e il Silicon Valley Tour, e personalità come Ed Lee, sindaco di San Francisco, Tom Ammiano, congressista, Dennis Herrera, procuratore, Angelo Quaranta, ex police commissioner, Romana Bracco, presidente dei Comites di San Francisco, il console italiano Mauro Battocchi e Michele Libraro, vicepresidente di Global Startups. Sul fronte partenopeo sta lavorando alla definizione degli ultimi dettagli l’entourage del sindaco de Magistris, l’associazione Campania Felix (promossa dallo stesso Pontoniere e Amelia Antonucci), Raid.net di Luciano Serafini e il team di TechBiz, oltre ai consiglieri comunali Vittorio Vasquez e Sergio D’Angelo.
Jeffrey Capaccio
Capaccio (Niaf): Entusiasti dell’iniziativa
Entusiasta di questa iniziativa Jeffrey Capaccio, vice president regional per la Niaf (per l’area occidentale) e fondatore del Silicon Valley Italian American Executive Council (Sviec). “La Niaf e lo Sviec, un gruppo speciale che raccoglie il top degli italiani e italo-americani impegnati in settori quali l’hi-tech, la biotecnologia, la tecnologia pulita” e venture capital, danno un caloroso benvenuto all’iniziativa “Dal Vesuvio a Silicon Valley”. “Progetti come questi – prosegue Capaccio – generano un afflusso importante di grandi menti, talenti nel settore ingegneristico e scientifico dall’Italia, con l’intento di continuare a rafforzare il motore creativo e imprenditoriale dell’ecosistema della Silicon Valley. La combinazione del genio italico e le best practices del business americano non faranno che accelerare lo sviluppo di start-ups qui in Silicon Valley e in Italia, mettendo a disposizione nuove tecnologia e soluzioni che daranno benefici a tutti”.
La missione di de Magistris
L’appuntamento di de Magistris nella città americana è fissato il 15 giugno. “L’obiettivo della visita – anticipa Pontoniere – è promuovere un megafundrising per finanziare il nostro progetto e la Messa da requiem di Verdi, il concerto che il San Carlo e l’Opera di san Francisco faranno assieme da san Francisco il 25 Ottobre”. Ed eccolo l’altro partner del progetto, il San Carlo, l’ambasciatore per eccellenza della cultura partenopea del mondo. “A facilitare questo link – osserva Pontoniere – c’è anche il fatto che il direttore artistico del San Carlo è lo stesso della San Francisco Opera, il maestro Nicola Luisotti”. A facilitare l’ingresso di startup italiane nel gotha dell’innovazione sono già in campo numerose azioni, molte delle quali sviluppate dagli stessi protagonisti di questa iniziativa, come per esempio lo Startup Boot Camp, la Startup School e il Silicon Valley Tour.
Eterogenesi dei fini
“La specificità di From Vesuvio sta nel circoscrivere le azioni di promozione agli innovatori napoletani e, soprattutto, farlo in modo strutturato coinvolgendo anche centri di ricerca e atenei”. Sì, ma che c’entrano i selvaggi napoletani? “Due anni fa volevo organizzare una mostra su una corrente pittorica sui cosiddetti Selvaggi napoletani, poi man mano sull’idea è montata un’onda, un’alta marea di napoletani che hanno cominciato a darsi da fare per rimettere in gioco una città meravigliosa ammutolita per decenni . Ora eccoci qui”.